Al ponte ottocentesco dei Molini, o di Cagnò, oppure ancora di S.Gallo, la strada si porta sulla riva sinistra del Pescara, salendo nel bosco, con numerose curve che si spingono nei pittoreschi anfratti della valle, caratterizzati da banchi di arenaria. Raggiunge il terrazzo di Cagnò che, a occidente, forma una pronunciata punta tra i rami lacustri del Noce e del Pescara, all’innesto della strada provinciale n. 139 detta “del Castelaz” (Km 4 da Cles - Km 50 da Trento).
In auto: Autostrada del Brennero ( A22 ) fino a Trento o preferibilmente S. Michele all'Adige.
In treno: Fino a Trento o preferibilmente a Mezzocorona.
In aereo: Gli aeroporti internazionali più vicini alla Val di Non sono: VERONA (Valerio Catullo - Km 163 ); MILANO (Linate - Km 250 ); MILANO (Malpensa - Km 280 ); VENEZIA (Marco Polo - Km 240 ).
Cosa puoi visitare

La cappella della Madonna del Rosario di Pompei venne costruita nel 1893, grazie a alle offerte in denaro degli emigrati dal paese, su un terreno di proprietà del Comune.

La malga, di comproprietà dei comuni di Cagnò, Revò e Romallo, è situata a 1735 metri di altitudine ai piedi della catena delle Maddalene e offre piatti della tradizione rivisitati con fantasia in uno scenario incantevole.
Gestione: Adriano Bonmassar e Cinzia Dallagasperina
Chef: Cinzia Dallagasperina
Cell. 348 / 2604673

La Pista ciclopedonale “RankiPino” si sviluppa nel cuore del territorio delle Maddalene e collega il Passo delle Palade alla località Mostizzolo, che corrisponde all'imbocco della pista ciclabile della Val di Sole.

Questo percorso ciclopedonale parte dalla zona del ponte del Castellaz e arriva all’Eremo di S.Gallo. Il percorso si snoda sul versante sinistro del lago di S. Giustina.

Sentiero naturalistico situato tra i comuni di Cagnò e Revò, che offre la possibilità al visitatore di scegliere fra tre diversi percorsi ad anello.

Risalente al 1400, l'edificio sacro sorge nel cuore del centro storico di Cagnò.

Una suggestiva passeggiata tra le campagne della Val di Non con scorci panoramici sul lago di Santa Giustina, conduce, partendo dal promontorio detto del “Castelaz”, attraversando la cosiddetta “Via del Fer”, all’antico eremo di San Gallo, protetto da una grotta sulla sponda sinistra del torrente Pescara.
S. Gallo è uno dei cosiddetti santi dell’orso, come San Massimino, San Corbiniano e San Romedio. All’epoca l’orso era infatti insediato anche nelle nostre zone, non solo nei pressi del Brenta, come oggi.